Anna Premoli torna in libreria con Un amore sulla neve, novella natalizia che catapulta il lettore in una vacanza sulle Dolomiti. Chi non vorrebbe trascorrere un bianco Natale sulle montagne? Chiara, la protagonista della prima parte della storia, sicuramente no. Piuttosto avrebbe preferito trascorrere le vacanze al mare, distesa su una spiaggia bianca ad osservare il mare cristallino dei Caraibi. Quella sì che sarebbe stata una vacanza ben apprezzata. E invece il destino ha voluto diversamente e, così facendo, Chiara ha avuto l’opportunità di trovare l’amore.

Come ogni storia di Anna Premoli che si rispetti, anche questa novella ha saputo trasportare il lettore nell’ambientazione descritta. È stato facilissimo immergersi nelle vibes descritte dall’autrice e ho apprezzato lo stile inconfondibile della Premoli, con una narrazione tagliente e personaggi femminili forti nelle proprie fragilità.
Perché leggere Un amore sulla neve di Anna Premoli
Un amore sulla neve è diviso in due parti: la prima racconta di Chiara costretta a trascorrere le vacanze di Natale in montagna a causa di sua sorella, Elisa, da poco sposatasi con Riccardo. Di conseguenza sua madre, la signora Mantovani che ricorda molto una sorta di Signorina Rottenmeier di Heidi, ha bisogno di essere sempre presente per i suoi figli maschi. Un po’ come la madre disperatamente bisognosa d’attenzioni di Elisa e Chiara. E così il lampo di genio: perché non trascorrere tutti insieme le vacanze sulle Dolomiti? Poco male, se non fosse che Riccardo abbia un fratello maggiore, Giulio, il cocco di mamma per antonomasia.

Una storia d’amore che non rinuncia al cliché ma lo rende una perfetta chicca di Natale. Unico appunto che mi sento di fare è che avrei forse preferito una presenza natalizia più marcata, trattandosi di una novella a tema e sapendo che la Premoli ne è perfettamente capace, come ha dimostrato l’anno scorso con Vacanze sulla neve. La seconda parte della storia, invece, segue Chiara e le sue due migliori amiche, Silvia e Sveva, alle prese con un campeggio disastroso, partito male in partenza.
Anna Premoli non si smentisce e riesce a donare qualche ora di spensieratezza con personaggi frizzanti, ben delineati, dialoghi avvincenti e lingue taglienti che non deludono le aspettative. Consigliato da leggere in questo periodo di limbo tra autunno e inverno.