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Negli ultimi anni mi è capitato sempre meno di leggere un romanzo come La casa sul mare celeste. Una storia che sa coinvolgerti con semplicità e gentilezza, di una dolcezza squisita e oggi in parte dimenticata. Il protagonista, Linus, è un uomo che non ha mai visto il mare e si è lasciato risucchiare da un mondo grigio e ostile dove non è importante ciò che sei, ma quanto utile puoi essere agli altri. Pur essendo ambientato in un mondo immaginario, il racconto di Linus trova forte eco nella nostra quotidianità e ci spinge a riflettere su ciò che siamo diventati a causa degli altri.

la casa sul mare celeste
la casa sul mare celeste

Trama

Piccola parentesi per capire di cosa stiamo parlando. Si tratta di un romanzo fantasy ambientato per gran parte del tempo su un’isola dove vivono dei bambini con poteri e storie particolari. Linus, il protagonista, è un assistente sociale che lavora per il Dipartimento della Magia Minorile. Il suo è un lavoro scrupoloso, ma che spesso può penalizzare i bambini. Linus, purtroppo, non si cura del loro futuro, ma piuttosto di analizzare le condizioni del presente. Se l’orfanotrofio non è ritenuto idoneo, Linus chiede l’immediata chiusura, ma non si chiede mai che fine abbiano fatto quei bambini privati improvvisamente di una casa.

la casa sul mare celeste
la casa sul mare celeste

Un giorno, però, la Suprema Dirigenza gli affida una missione segreta: valutare il rischio di un orfanotrofio particolare, finora sfuggito ai radar, che risiede su un’isola. Lì abitano bambini dalle abilità particolari, sotto la cura di Arthur Parnassus. Nel momento in cui Linus mette piede su quell’isola, è certo che niente sarà più come prima, a partire dai colori del suo mondo che iniziano a tingersi di blu come mare e cielo che s’incontrano all’orizzonte.

Perché leggere La casa sul mare celeste

Ho amato praticamente tutto di questo romanzo, dalla trama fantasy che tuttavia resta ben ancorata alla realtà affrontando temi basilari quasi in punta di piedi. La delicatezza della penna di Klune è così avvolgente da non poter mai fermare la lettura. La casa sul mare celeste è uno di quei romanzi che, secondo me, andrebbe letto almeno una volta nella vita perché, nella sua dolcezza e semplicità, è il perfetto esempio per capire cosa c’è che non va nella nostra società. Come sia facile giudicare l’apparenza e come invece sia tremendamente più difficile scalfire la superficie. Siamo abituati a puntare il dito senza neppure chiederci se sia giusto o sbagliato farlo. Anche Linus l’ha fatto, pur mosso dal senso di dovere e da quell’obiettività tanto decantanta dalla sua azienda.

la casa sul mare celeste
La casa sul mare celeste, original cover. Crediti: TJ KLUNE/Instagram

La verità è che quando si ha a che fare con la vita di qualcuno non si può essere obiettivi. E forse è giusto così. Klune ci permette di capire, tramite una prosa delicata e preziosa, che essere diversi non significa essere sbagliati. E che bisogna sapersi accettare, come il blu del mare che si declina in tantissime sfumature: tutte diverse ma perfettamente armoniose nell’insieme.

voto recensione

Cristina

Divoro libri e non ho problemi con il binge watching. Cioccolato-dipendente, sono anche giornalista pubblicista.

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