Se vivi a Roma, o sei di passaggio nella capitale, non puoi perderti questa novità che unisce il patrimonio letterario e quello gastronomico. Da pochissimo ha aperto un ristorante letterario nel cuore della città. Gli esploratori, questo è il suo nome, lo trovate a via Trionfale 88 (fermata metro A Ottaviano, direzione Battistini) e vi promette un’accoglienza degna di un romanzo. Siamo abituati ai caffè letterari, sederci su una comoda poltrona e sorseggiare una bevanda calda (o una alcolica, perché no?). E invece, nel cuore di Roma, grazie al contributo della casa editrice E/O (per intenderci, quella della Ferrante) ha aperto un vero e proprio ristorante letterario che è anche una libreria e un’enoteca. Qui non solo sarà possibile acquistare libri (ben 4mila dal catalogo della casa editrice E/O), ma si potrà anche riempire la pancia con cibo e bevande della tradizione.
Il ristorante è specializzato in cucina regionale rivisitata, accompagnato da un’interessante enoteca assortita di 200 etichette e una libreria che, come abbiamo già detto, è composta da 4mila titoli. Niente male.
Essendo un ambiente particolare e devoto alla letteratura, il ristorante letterario ospiterà diversi eventi: si parte il 30 settembre, ore 18:30, con l’autore Sacha Naspini che presenterà il suo ultimo romanzo “Nives”. Il ristorante offrirà una degustazione di vini maremmani ai presenti, dopodiché, intorno alle 21:00, tutti a cena con un menù confezionato ad hoc per la serata.
Come funziona il ristorante? Ogni due mesi, in genere, si sceglie una macroregione da mettere in risalto. Fino a fine settembre, la scelta è andata sulla Campania e la Basilicata. Da ottobre invece si passerà alla Calabria e la Puglia: la scelta andrà ovviamente ad influenzare poi il menù e il vino da accompagnare al cibo. Anche da questo prende il nome del ristorante, perché chi entra deve lasciarsi trasportare in un viaggio alla scoperta della tradizione italiana guidati dagli chef e dalla libraia in un connubio tra gusto e cultura.
Ho dato un’occhiata al menù del ristorante, che potete trovare sul sito, e il prezzo mi sembra perfettamente lineare alla città (forse soltanto il costo dei dolci è un po’ alto).
Vi lascio con la dichiarazione ufficiale dei proprietari del locale, riportata su Ansa.
“Per quarant’anni con le edizioni e/o abbiamo viaggiato nelle culture, abbattendo muri e costruendo ponti, e crediamo che ovunque nel mondo le radici della creazione culturale siano ben evidenti e vive nelle regioni, ossia in quelle entità territoriali che hanno conservato e sviluppato caratteristiche originali nel loro fecondo rapporto tra città e territorio. Ed è proprio da qui che vogliamo partire: con ‘Gli esploratori’ vogliamo andare alla scoperta, regione per regione, dei caratteri specifici che ne definiscono la cultura, valorizzandoli. Per raccontare le similitudini e la personalità delle varie regioni d’Italia, d’Europa e del mondo, ci concentreremo sulla letteratura, sul vino e sul cibo. Sarà un viaggio straordinario”.
Il mio consiglio è di provarlo, magari durante una serata-evento con un autore con cui dialogare.